Plastic


La luce nel mare si spegne.
L'autore ci racconta attraverso i suoi scatti il dramma del mare aggredito dall’incuria e
dall’indifferenza dell’uomo. Un manto nero, il petrolio, trasformato in miliardi di elementi
colorati, la plastica, sta per ricoprire la superficie, sta per avvolgere l’acqua, il suo mondo
sommerso e con loro l’umanità intera. La plastica nasconde il volto, lo sommerge.
Lo imprigiona. Gli sguardi attoniti, gli occhi disperati si confondono con i tappi stessi, non c’è
più distinzione tra noi e la plastica. Ne siamo pervasi e intrappolati. Una volta immersi ci
ritroviamo avvinghiati da invisibili strati che ci impediscono i movimenti negandoci la libertà
che il mare ci aveva regalato. Un urlo muto, un soffocato terrore, il dolore di una disperazione
silenziosa perché il materiale che doveva semplificare la vita in realtà si è trasformato in
negazione della vita stessa. Qualcuno s’accorgerà di quest’urlo? Alla fine una mano,
disperata, supplicante, rilancia nel gesto quel grido d’aiuto, lo amplifica, cerca un’ancora di
salvezza… In lontananza una luce sembra far rinascere una speranza nuova: che da quella
mano implorante possa schiudersi un mondo migliore, riemergere la Vita.


The light in the sea shuts down.
The author through his pics illustrates us the drama of the sea attacked by the
negligence and the indifference of mankind. A black mantle, the oil, transformed in billions
colourful elements, plastics, is going to cover the surface, the water, his submerged world
and with them the whole humanity.
The plastic hides its ‘face’, it is disguised. Trapped. The astonished gazes, the desperate
eyes get confused with caps, there is no more distinction between us and plastics. We are
permeated and blocked. Once immersed we get clutched by invisible layers which obstruct
the movement, rejecting the freedom that the sea gifted us with. A silent shout, a suffocated
dread, the pain of a mute anguish because the material that should have eased our lives, had
become a denial of the same life. Will somebody hear this shout?
In the end, a desperate, supplicant and raised hand still searches for a way out… from afar a
light arouses a reborn new hope: from that imploring hand a better world could open up, and
allow Life to re-emerge.



Anno

2020

Posizione

Ognina di Siracusa

Modelli

Michela Coletta

Cristina Rizza

Matteo Strachan